mercoledì 15 settembre 2010

Fare teatro sul serio

"Fare teatro sul serio significa sacrificare una vita. Sono cresciuti i figli e non me ne sono accorto... Meno male che mio figlio è cresciuto bene... Questo è il dono più grosso, più importante che io ho avuto dalla natura. Senza mio figlio forse io... scusate... me ne sarei andato all'altro mondo tanti anni fa, e io debbo a lui il resto della mia vita.
Lui ha contraccambiato, in pieno... Scusate se io faccio questo discorso e parlo di mio figlio; non ne ho mai parlato, si è presentato da sé, è venuto dalla gavetta, dal niente, sotto... il gelo delle mie abitudini teatrali, quando sono in palcoscenico a provare, quando... ero in palcoscenico a recitare... È stata tutta una vita di sacrifici, e di gelo! Così si fa il teatro, così ho fatto... [...] Ma il cuore, ha tremato sempre, tutte le sere,
tutte le prime rappresentazioni, e l'ho pagato...
Anche stasera mi batte il cuore e continuerà a battere,
anche quando si sarà fermato".

Il 15 settembre 1984 Eduardo riceve il premio Taormina Arte "Una vita per il teatro" che gli viene consegnato nel Teatro Antico di Taormina. In quella occasione pronunciò il discorso che viene considerato il suo "testamento" ed il passaggio di testimone a suo figlio Luca. Sarà la sua ultima apparizione pubblica. Morirà poco più di un mese dopo a Roma. 


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